Alessandra Riccio – Il buon giornalismo

ngs11_0245José Steinsleger è un editorialista de La Jornada, il quotidiano messicano che si distingue per informazione, sobrietà e deontologia. In un articolo che ho tradotto oggi per <nostramerica.wordpress.com>, fa un gesto che mi pare molto “nostramericano”: cita profusamente l’articolo di una collega e definisce come antologico quello scritto. Voglio sottolineare l’insolito gesto di un giornalista noto che cede la parola a una collega molto meno conosciuta, mettendo in risalto la limpidezza del ragionamento e la semplicità di quelle parole. Aria fresca per chi, come Steinsleger deve fare i conti quotidianamente con un’informazione avvelenata, mistificante, ambigua e cinica. Questa è anche la mia esperienza (si parva licent), la battaglia mia e di altri -tanti, dispersi, aggrappati alla scialuppa di salvataggio ambivalente che ci viene offerta dalla rete. E’ un gesto nostramericano, nel senso che, ricordando opportunamente le parole di José Martí nel suo antologico saggio Nuestra América, ci ricorda anche che la regione idealmente immaginata come un’America nostra, vuole essere un territorio di solidarietà, di integrazione, di giustizia e di pace. Con il suo omaggio a Ilka Corado -giornalista e scrittrice guatemalteca-, Steinsleger mi offre anche l’opportunità di fare un breve, piccolo omaggio alle donne del Guatemala, un piccolo paese tormentato come pochi, di una malinconica e straordinaria bellezza. Voglio ricordare il Premio Nobel per la Pace, Rigoberta Menchú, che ha rivelato al mondo la condizione degli indios quiché. E poi Alaíde Foppa, femminista, intellettuale italiana, messicana e guatemalteca, uccisa -come tre dei suoi figli- per aver appoggiato la guerriglia; l’avvocato Mirna Mack, accoltellata in strada per aver  accusato, in un libro, il governo di aver torturato e desaparecido nella sua guerra contro l’insorgenza; il giudice Yasmin Barrios, che ha osato condannare in tribunale per genocidio l’ex presidente Ríos Montt e per questo è stata condannata dal Tribunale d’Onore del Collegio degli Avvocati a non esercitare per 1 anno e ha visto annullare la sua sentenza; Claudia Paz y Paz, pubblico ministero che ha appoggiato i giudici del processo a Ríos Montt ed ha favorito molti atti di giustizia e per questo non è stata riconfermata come Fiscal General del Estado de Guatemala; le 31 bambine scomparse nel loro paese; l’artista Regina José Galindo che rappresenta e porta in giro per il mondo il dolore per la guerra, i crimini, la violenza contro le donne del suo paese. E tante altre ancora piene di coraggio e generosità.

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